I romantici passaggi dello Champagne o tutto quello che volevate sapere sulla sboccatura.




Remuage e sboccattura - allora e oggi
Innanzitutto, dobbiamo ringraziare la grande signora dello champagne, Madame Clicquot, per aver avuto l’idea di rimuovere il lievito. Ai suoi tempi, lo champagne veniva servito torbido e pieno di sedimenti ed è stata lei ad intuire che, per ottenere un maggior successo commerciale, doveva essere più chiaro. Nel 1816, concepì un semplice telaio di legno in cui posizionare le bottiglie con il collo all'ingiù , in modo che il sedimento della feccia si depositasse verso il tappo, mentre il processo di rotazione ed inclinazione delle bottiglie e scuoterle per diverse settimane divenne il "remuage". Apri la bottiglia rivolta verso il basso con il sedimento visibilmente accumulato nel collo e, tenendola in questa posizione giusto il tempo necessario per rimuovere il sedimento, aggiunse il liquore di spedizione e la quantità di champagne mancante. La bottiglia era pronta per essere degustata. In passato si trattava di un lavoro esclusivamente manuale che richiedeva padronanza e molta esperienza.

Un esempio di rastrelliera per il remuage manuale dei vini spumanti nella cantina Medot.


Sull'etichetta dello spumante classico, oltre alle informazioni sulla data di imbottigliamento, troverete anche le informazioni sulla data della sboccatura. La vita dello spumante prodotto con il metodo classico si misura in due periodi. Uno è legato alla maturazione lenta sui lieviti, cioè il tempo che trascorre dall'imbottigliamento alla sboccatura. L'altro, quello di maturazione più veloce, quando il lievito non protegge più dall'ossigeno, è il tempo che trascorre dalla sboccatura al momento in cui si apre la bottiglia. Questo vi darà un'idea della maturità e della freschezza dello spumante nelle vostre mani.
Se sia meglio aprire gli spumanti classici subito dopo la sboccatura oppure se sia opportuno farli ancora invecchiare è una questione sulla quale gli esperti sono in disaccordo. Secondo noi lo spumante è ottimo da gustare dopo alcuni mesi dalla sboccatura, quando si è assestato e ha ritrovato il suo equilibrio. Una sorta di formula magica, messa a punto dalla cantina Bollinger, afferma che gli champagne e gli spumanti classici sono ancora buoni per un periodo pari a quello trascorso sui lieviti. Quindi, se si conosce il tempo trascorso dall'imbottigliamento alla sboccatura, si può calcolare entro quando sarebbe opportuno consumare il vostro spumante.


Le bottiglie riposano per un breve periodo, poi vengono etichettate e completate con un tappo decorativo apposto su quello di sughero, pronte per iniziare quel viaggio che contribuisce a creare i ricordi più belli della vostra vita.
In questi giorni, l'autunno è in pieno svolgimento nel Brda. Se capitate in zona, siete i benvenuti alla Cantina Medot. Potrete approfondire le conoscenze sulla produzione dei vini spumanti metodo classico.