I suoi sforzi rappresentano tutt’oggi un faro nello sviluppo e nella produzione di vini della regione. Era un visionario, che aveva delineato le nuove tendenze nel mondo del vino e le basi della sua Medot, trasmettendo ai suoi compaesani quella convinzione che nella vita non è importante solo il traguardo, ma, soprattutto, il viaggio che si intraprende per raggiungerlo.
Alla cantina Medot, che da oltre due secoli lega la famiglia Simčič al territorio del Brda, è stato proprio Zvominir a tratteggiare il rispetto per la tradizione e l'amore per le viti, in modo particolare per l’autoctona Ribolla. Per l’impegno profuso, che ha permesso di preservare questa varietà nel dopoguerra negli anni '60, in un momento in cui era l'unico a vederne il potenziale, gli è stato attribuito, su entrambi i territori di confine, il meritato soprannome di “oče rebule” in Slovenia e ”il padre della ribolla” in Italia. A cavallo del secolo scorso, un momento cruciale in cui i viticoltori seguivano le nuove tendenze delle allora popolari varietà forestiere, grazie alla sua visione e determinazione, assecondate dal carisma e dalla conoscenza, riuscì a mantenere questo vitigno nel territorio del Brda. Era convinto che solo con questa varietà autoctona saremmo stati in grado di ottenere risultati eccellenti, che gli altri non sarebbero stati in grado di raggiungere.
Le tre generazioni : al centro Zvonimir Simčič, il figlio Igor e il nipote Simon.
Esperto, visionario, innovatore: Zlata Rebula, la Ribolla spumantizzata e Medot
Apprezzato conoscitore del vino in patria e all'estero, studiò a Conegliano in Italia, in una delle più famose scuole di viticoltura ed enologia. Le conoscenze acquisite durante i suoi anni di studio e una certa autorità morale, riconosciuta in patria, gli permisero di far valere la sua visione, nonostante, in quel momento, nessuno riuscisse a capire questo suo atteggiamento nei confronti della Ribolla. Sotto la sua guida venne costruita una moderna cantina sociale, oggi la Cantina della Goriška Brda. Venne coinvolto prima come enologo e poi come direttore di lunga data. Durante la sua direzione, la capacità iniziale della cantina, di 4 milioni di litri, triplicò. Al suo apice, la produzione era di circa 14 milioni di litri, di cui più della metà erano di ribolla.
Secondo lui la qualità era fondamentale. Brevettò un nuovo modo di produrre la ribolla con risultati sorprendenti.
La sua Zlata Rebula ottenne immediatamente ottimi risultati alle degustazioni internazionali ed un eccezionale successo di vendita. Zvonimir Simčič fu anche il primo a produrre, lo spumante dalla ribolla, con il metodo tank, la famosa ribolla spumantizzata, Dopo il successo della Peneča Rebula, nacque anche in territorio italiano "la Ribolla Spumantizzata’’, prodotta sempre con il metodo tank, e a tutt’oggi rappresenta la maggior quantità e qualità della Ribolla Spumantizzata del versante italiano - Collavini. Con la pensione e lasciando la cantina nei primi anni ’80, si dedicò alla tenuta di famiglia per creare uno spumante classico a base di ribolla per affiancare questa varietà autoctona allo champagne. Vi investì tutte le sue conoscenze e perfezionò gli eleganti spumanti, noti con il marchio Medot.
Un’eminenza nel mondo del vino
Il suo impegno e i suoi successi sono stati più volte riconosciuti e premiati. Divenne cittadino onorario del comune del Brda. Anche in Italia, veniva considerato un'eminenza per i suoi successi nella tecnologia e nella gestione economica, all'epoca rappresentati dalla Cantina sociale del Brda. Fu uno dei pochi stranieri che, grazie al suo lavoro nel campo vitivinicolo, divenne membro dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino (a Siena) - fu omaggiato dall'arrivo di tutti gli accademici presso la Cantina Medot. Fu anche un membro dei Cavallieri Ordo Equestris Vini Europae e promotore dei sommelier della Slovenia.
La Ribolla Journey - un vino dedicato alla vita e al lavoro di Zvonimir Simčič
Nel 2019, in occasione dell'inaugurazione della rinnovata cantina della Medot sono stati presentati alcuni nuovi vini, come si conviene a una nuova cantina, e in onore di Zvonimir Simčič è stata presentata una nuova etichetta di ribolla ferma, ”Rebula Journey “ Questa bottiglia rappresenta la storia dell’intero percorso di vita di Zvonimir Simčič, ricca di esperienze maturate in tutto il mondo, trasferite a casa e applicate nelle amate colline del Brda. Qui, per 30 anni, ha diretto con successo la più grande cantina sociale della Slovenia, e, con una chiara visione, posto le fondamenta dello sviluppo e della prosperità del territorio del Brda, ancora oggi, riconosciute in tutto il mondo. La Ribolla Journey esprime quella fase del viaggio della sua vita, al termine del significativo capitolo della cantina del Brda e all'inizio di quello nuovo, nella cantina di casa. Questo vino ha trovato la sua strada tra i vini freschi e leggeri, che produceva nella Cantina del Brda e quelli più maturi e complessi, creati nella Cantina Medot.’’ ha detto Simon Simčič a, nipote di Zvominir alla presentazione della nuova bottiglia. Questa storia di vita viene illustrata dalla nuova etichetta, creata dalla famosa illustratrice Lili Saje Wang.
La casa del padre della Ribolla, culla dell'iniziativa di integrazione transfrontaliera Brda-Collio
Grazie agli sforzi di Zvonimir Simčič, che ancora oggi riecheggiano, ai primi di maggio del 2019, presso la cantina Medot, casa natale del padre della Ribolla, in occasione della prima riunione congiunta tra l'allora Ministro dell'Agricoltura, delle Foreste e dell'Alimentazione dr. Aleksandra Pivec e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è stata posta la prima pietra per un progetto europeo unico nel suo genere, che collega due regioni vitivinicole ed un unico vitigno: la ribolla. Nasceva così l'iniziativa Brda-Collio che, con l'obiettivo di una protezione unica transfrontaliera della denominazione di origine geografica della ribolla gialla, potrebbe diventare l’unico progetto europeo di questo genere. Entrambe le parti hanno sottolineato la loro disponibilità a collaborare, concentrandosi su attività congiunte nella protezione e promozione dei vini di questo territorio. Come unico esempio europeo di cooperazione transfrontaliera per una protezione congiunta, questo progetto può essere di grande ispirazione, poiché la cooperazione è uno dei valori chiave per affrontare tutte le sfide moderne.